Mondo Solidale

Giustizia sociale, avvocati di strada per i diritti dei senza tetto e delle persone in difficoltà

L'associazione che dal 2000 garantisce assistenza giuridica ai senza fissa dimora di 39 città italiane ha pubblicato il bilancio del 2014. In un anno più di 3.200 bisognosi hanno ricevuto assistenza gratuita, una solidarietà che vale 2,2 milioni di euro

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ROMA - "Se si tenessero per mano coprirebbero una distanza pari a quella di 17 campi da calcio". Così Antonio Mumolo, presidente della onlus "Avvocato di strada" parla dei settecento legali che nel 2014 hanno offerto assistenza legale a oltre 3.200 persone senza fissa dimora in 39 città italiane. Un impegno che dal 2000, dalla fondazione della onlus, ha garantito i diritti delle persone in difficoltà e che quest'anno ha registrato il picco massimo delle richieste.

Un capitale di solidarietà. "In una pagina memorabile del libro 'L'avvocato di strada"  -  afferma Mumolo - il protagonista ideato da  John Grisham dice 'Prima di tutto sono un essere umano. Poi un avvocato. E' possibile essere entrambe le cose'". E i numeri del bilancio sociale presentato dall'associazione confermano queste parole. Nel 2014 gli "avvocati di strada" hanno offerto assistenza gratuita per un valore stimato di 2,2 milioni di euro.

Diritto alla casa e permessi di soggiorno. Tra le prestazioni richieste, rispetto al 2013 gli aumenti maggiori si sono registrati nel diritto civile (da 1263 a 1502 pratiche) e in quello dei migranti (da 829 a 1100), quest'ultimo dovuto all'apertura di nuove sedi in aree interessate dai flussi migratori come Andria e Cerignola. Le pratiche civili riguardano in particolare residenza, lavoro e sfratti. "Nessuna sorpresa per quanto riguarda il problema della residenza  -   continua il presidente della onlus -  una delle storiche battaglie della nostra associazione. Da questo requisito, che viene perduto in poco tempo dalla quasi totalità delle persone che vivono in strada, discendono fondamentali garanzie quali il diritto alla salute, al lavoro, all'assistenza sociale e previdenziale".

Vittime della miseria. Nonostante un lieve aumento, le pratiche penali costituiscono solo una piccola parte del lavoro degli avvocati-volontari. Un dato che aiuta a combattere il pregiudizio che relega i più bisognosi nella schiera dei "possibili criminali" e che al contrario ne ribalta i contenuti. Nel 2014 infatti  i casi dei clochard aggrediti o derubati in strada sono più che raddoppiati, da 45 a 99 pratiche. Aumentati anche i "reati per fame", ovvero crimini come il taccheggio o piccoli furti di generi alimentari e di prima necessità.

Giustizia uguale per tutti. "Per la prima volta  -  conclude Mumolo -  abbiamo pubblicato il rendiconto economico delle nostre attività. Il "bilancio sociale" rappresenta, anche attraverso numeri e dati, il nostro piccolo contributo alla costruzione di una società più giusta, in cui tutte le persone siano davvero uguali davanti alla legge e tutti i diritti siano ugualmente tutelati".